Figura-3-2
Figura-4-3
Figura-1-0
Figura-2-1
Caso clinico riguardante un giovane paziente diabetico affetto da DME cronico (prima diagnosi a Luglio 2023, ma mai trattato fino a quando non è giunto alla nostra osservazione) in cui, dopo un primo trattamento intravitreale, è stato effettuato uno switch ad Aflibercept 2 mg e, successivamente, un ulteriore switch ad Aflibercept 8 mg per poter estendere gli intervalli di trattamento, riducendo così il burden del paziente e della struttura ospedaliera.
Paziente giovane, maschio, 39 anni, affetto da diabete mellito di tipo 2 in trattamento insulinico. Nega altre patologie sistemiche. Non effettua alcuna terapia oculare.
Prima diagnosi di DME in OO a Luglio 2023 (Figura 1, si fornisce solo OCT di OD, che sarà oggetto di questo caso clinico), ma non gli viene proposto alcun trattamento, se non integratori.
Giunge alla nostra attenzione a Marzo 2024 per costante offuscamento della vista in OO (mai migliorato nel tempo):
RD non proliferante severa in OO.
BCVA OD: 1/20
BCVA OS: 1/20
IOP: 19 mmHg in OO
Emoglobina glicata: 6.7 %
L’esame OCT in OD risulta essere sovrapponibile a quello della Figura 1, in cui si evidenzia un diffuso IRF, con un CST di 856 microns e la presenza di SRF. Si decide di effettuare un’iniezione intravitreale di Desametasone in OO (21 Marzo 2024 in OS, 26 Aprile 2024 in OD).
A Giugno 2024 il paziente viene rivalutato, con un ottimo risultato clinico-funzionale in OS.
Invece, per quanto riguarda OD:
BCVA: 4/10
IOP: 30 mmHg
Pertanto viene impostata una terapia topica ipotonizzante con Dorzolamide/Timolo x2/die + Dorzolamide x1/die.
L’OCT (Figura 2) mostra un notevole miglioramento del quadro strutturale rispetto al controllo precedente, con riduzione di IRF e di SRF, presenza di spot iperreflettenti e di essudati duri perifoveali e riduzione del CST (268 microns).
Tuttavia, considerato l’aumento della IOP e considerato il risultato clinico-funzionale non ottimale rispetto ad OS, si decide di switchare e si programma un ciclo di iniezioni intravitreali con anti-VEGF (Aflibercept 2 mg), eseguite secondo questo schema (con cadenza pressochè quasi mensile, fatta eccezione per l’ultima IVT, rinviata per motivi di salute del paziente):
- 28 Giugno 2024
- 29 Luglio 2024
- 9 Settembre 2024
- 10 Ottobre 2024
- 13 Dicembre 2024
A Gennaio 2025 viene effettuata una nuova rivalutazione clinica. Per quanto riguarda OD:
BCVA: 6/10
IOP: 17 mmHg (in terapia ipotonizzante)
All’esame OCT (Figura 3) si nota un ulteriore miglioramento del quadro clinico rispetto al controllo di Giugno 2024: completa scomparsa del SRF, ulteriore riduzione di IRF perifoveale (con qualche cisti intraretinica subfoveale), con lieve riduzione degli spot iperreflettenti e CST sovrapponibile (270 microns).
Considerata la disponibilità di Aflibercept 8 mg, si decide di switchare ulteriormente il paziente e di adottare un regime Treat&Extend, per cercare di aumentare l’intervallo di tempo di esecuzione delle IVT (paziente giovane molto impegnato da un punto di vista lavorativo) e contemporaneamente conservando un buon risultato funzionale.
Pertanto, si effettua una prima IVT di Aflibercept 8 mg in data 14 Febbraio 2025 e se ne programma un’altra per il 18 Aprile 2025.
Tuttavia, viene effettuato un ulteriore controllo clinico il 10 Aprile 2025 (prima della seconda IVT di Aflibercept 8 mg), che evidenzia:
BCVA: 8/10
IOP: 19 mmHg (in terapia ipotonizzante)
OCT (Figura 4): ulteriore riduzione del CST a 259 microns, no SRF e ulteriore riduzione dell’IRF.
Dopo IVT del 18 Aprile 2025, il paziente ha praticato anche fluorangiografia retinica, che evidenzia la necessità di trattamento con Argon-laser per aree ischemiche. Inoltre, si programma una nuova IVT di Aflibercept 8 mg a 3 mesi, estendendo ulteriormente l’intervallo di trattamento (considerati i risultati finora ottenuti).
CONCLUSIONI:
Il regime Treat&Extend con Aflibercept 8 mg rappresenta un’ottima strategia terapeutica per la gestione del DME anche in pazienti più giovani, riducendo il loro burden (minor numero di IVT) e garantendo una buona risposta anatomo-funzionale, in assenza di significativi effetti collaterali.