nAMD

nAMD- Risposta a switch terapeutico

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Breve riassunto:

Presentiamo il caso di un uomo di 84 anni affetto da degenerazione maculare legata all’età di tipo umido in occhio destro (OD), con trattamento intravitreale iniziato nel 2022. Nonostante numerose iniezioni con diverse molecole, il paziente ha mostrato una risposta subottimale fino allo switch ad Aflibercept 8 mg, avvenuto a maggio 2025, che ha determinato un netto miglioramento anatomico già dopo la prima somministrazione.

Presentazione del caso:

  • Diagnosi: Degenerazione maculare legata all’età umida (nAMD) in OD
  • Età / Sesso: 84 anni / Maschio
  • Anamnesi generale: Nulla di rilevante
  • Anamnesi oculare: nAMD diagnosticata nel 2022 in OD
  • Pre-trattamento:
    • Bevacizumab: 8 iniezioni
    • Desametasone: 2 iniezioni
    • Aflibercept 2 mg: 7 iniezioni
    • Motivo dello switch: Persistenza di fluido sottoretinico e intraretinico nonostante i trattamenti

Baseline: inizio trattamento con Aflibercept 8mgData: 08/05/2025

  • BCVA: 20/63 (ETDRS equivalente)
  • CST: 626 μm
  • OCT: Presenza di fluido sottoretinico (SRF) e intraretinico (IRF)
  • Tipizzazione lesione: CNV tipo 1 con distacco dell’EPR
  • Terapia iniziata: Aflibercept 8 mg (loading dose)

Visite successive:

Visita 1:

  • Data: 08.01.2025
  • Tipo visita: Prima iniezione di Aflibercept 8mg OD
  • OCT: Presenza di SRF e sub-RPE
  • BCVA: 20/70
  • CST: 626 μm

Visita 2:

  • Data: 05.06.2025
  • Tipo di visita: monitoraggio e seconda iniezione di Aflibercept 8mg
  • Tipo visita: Iniezione e monitoraggio
  • OCT: Assenza di fluido (SRF e sub-RPE risolti)
  • BCVA: 20/63
  • CST: 279 μm

Conclusioni

Questo caso clinico evidenzia la rilevanza dello switch terapeutico in pazienti non responder. Dopo oltre tre anni di trattamento con differenti molecole e una risposta subottimale, il paziente ha mostrato una rapida e marcata risposta anatomica dopo la prima somministrazione di Aflibercept 8 mg, con risoluzione completa del fluido SRF e sub-RPE e una riduzione significativa dello spessore maculare centrale (da 626 a 279 μm).

Discussione:

Il caso sottolinea l’importanza della personalizzazione terapeutica nel trattamento della nAMD, in particolare nei pazienti con forme resistenti alla terapia standard.

Alla luce dell’evidente beneficio ottenuto, sussistono le premesse cliniche per un futuro passaggio a regime treat-and-extend, con l’obiettivo di mantenere la stabilità anatomica riducendo il carico terapeutico e ottimizzando la gestione a lungo termine del paziente.